Un appartamento. Due persone, marito e moglie, si prodigano in un perpetuo ed estenuante litigio. Una micro - guerra che si consuma dentro le consunte mura domestiche dove le parole e gli argomenti più banali sono portati all’eccesso diventando paradossali. Fuori, però, incombe una sanguinaria guerra che accerchia sempre di più la coppia che, caparbiamente, continua a litigare .
Abbiamo voluto confrontarci con questo testo di Ionesco perché quest’anno ricorreva il trentennale del golpe in Cile – 11 Settembre 1973 – ma la STORIA ci ha sorpresi davanti alla televisione a contare altri morti e a guardare altre guerre e abbiamo un poco tremato, la paura era di non portare rispetto al dolore della Patria. Ci siamo accorti che, invece, con questo testo così grottescamente polemico ci obblighiamo a fare un punto con noi stessi rispetto alla quotidianità che implacabilmente prosegue il suo cammino quasi incurante della brutalità di ciò che ci circonda. La “primaria urgenza” del quotidiano ci riacchiappa inesorabile tra la fitta trama delle sue maglie e ci imprigiona in una involontaria accettazione di ciò che la nostra umanità non riesce ad accettare. Così portiamo avanti con grande passione i nostri piccoli conflitti con mogli, mariti, figli, colleghi, assessori e vigili urbani, per renderci meno insopportabile la nostra impotenza sulle “faccende che contano” Delirio a due - scritto nel 1962 - ci permette di dire tutto questo senza inutili retoriche.
Anche se questa pièce è considerata dai critici una delle drammaturgie più equilibrate e lineari di Ionesco, resta comunque fortemente caratterizzata da una ironia non indifferente perché principalmente costruita su due situazioni “limite” a confronto che da modo allo spettatore di assistere alla rappresentazione della contraddizione.
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Magazziniculturali , Scuola di Teatro e Danza -
2003 - Delirio a Due
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