“ O menino grapiuna” (Il ragazzo di Bahia)
Lavorare su Amado è stato come aprire una porta dietro la quale sei sicuro di trovarci una cucina e invece ti ritrovi nello sgabuzzino. Il Nordest è un Brasile “ a parte “, diverso dalle icone che generalizzano il mondo brasiliano. Così è nata forte l’esigenza di trovare un’opera di Amado che ci permettesse di rappresentarla tutta per raccontare il suo mondo e le sue storie mantenendo l’originalità del suo estro narrativo.
Siamo andati alla ricerca del “motore” della sua semplice creatività comunicativa e lo abbiamo trovato in questo libro dove ci racconta
i suoi primi 13 anni di vita trascorsi tra jacunsos, pesti, vaiolo, puttane, vagabondi, Gesuiti e famiglia.
"Valente Nordeste”
Il Forrò
E’ quello che noi chiameremmo una danza popolare. Oltre al tipo di ballo anche il posto e l’insieme della festa prendono il nome di Forrò. Ad un Forrò possono essere presenti molti generi musicali:
balao, xote, arrasta-pé, carrimbò, tutte musiche del Nordest del Brasile. Negli anni ’20 gli inglesi arrivarono per costruire ferrovie e iniziarono dal Sertao (regione arida dell’interno dello stato di Bahia)
e, per dar svago ai lavoranti si organizzavano feste. L’annuncio dell’evento era dato con l’affissione di un cartello con la scritta <FOR ALL> e questa è una delle ipotesi sull’origine della parola Forrò . Un’altra ipotesi si è individuata nella parola –ferro- largamente usata durante i lavori alle ferrovie. Col passar del tempo, col nome Forrò, si è identificata una “corrente” musicale creata dai musicisti del Nordest come: Caetano Veloso, Gilberto Gil, Milton Nascimento e Dorival Caymmi ( autore molto amato da Amado ).
<Ho ascoltato per la prima volta questa musica quando ho visitato Salvador – Bahia – nel 1986. Il Forrò non aveva il sound che mi aspettavo, sembrava di più un misto tra ska e polca!> David Byrne.